Brutta batosta dell'Amsicora in casa del CUS Pisa, non tanto per il risultato in sé - vittoria di misura dei toscani per 1 a 0 - quanto per come è maturata e per gli effetti sulla classifica.
I campioni d'Italia scivolano, infatti, al quarto posto, diviso in condominio con la Ferrini, e vengono scavalcati dalla Roma e dalla Bonomi, mentre il Bra, che prosegue la sua marcia solitaria in vetta al campionato a suon di reti (13 all'Adige) come una macchina tritasassi, appare ormai irraggiungibile.
Sconfitta che brucia anche per il modo in cui è nata.
Gara dominata in lungo e in largo dai cagliaritani, che hanno creato un numero impressionante di occasioni da rete senza concretizzarle e con i pisani che centrano il bersaglio nell'unica azione offensiva degna di nota, complice una disattenzione dei verdi, impeccabili in difesa per tutti i settanta minuti, tranne appunto in occasione del goal che ha deciso l'incontro.
La partita si potrebbe riassumerla tutta qui.
Il CUS ha fatto una gara onesta, senza fronzoli, badando al sodo - da ultima della classe - in chiave salvezza, rinunciataria a tratti nel gioco ma pronta nelle ripartenze e a sfruttare eventuali errori dei campioni d'Italia. Così è stato e bisogna saper accettare il verdetto del campo.
E a poco serve recriminare per un rigore macroscopico negato agli amsicorini, che sarebbe valso almeno il pareggio.
Adesso il sodalizio cagliaritano è atteso da un trittico casalingo terribile: sabato prossimo contro la Roma, poi a seguire il derby tutto cagliaritano con la Ferrini, che chiude il girone d'andata, ed infine il recupero col Suelli.
13.11.2016 Uff. Stampa Amsicora
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