La fotografia della partita è il corto che Gabriele Murgia spedisce all’incrocio: sembra fatta, ma il difensore appostato sulla linea strozza in gola l’esultanza degli amsicorini togliendo palla dal sette. È la sintesi di una partita nella quale i verdi fanno ben poco, e quel poco viene spesso vanificato da salvataggi sulla linea e prodezze del portiere braidese, sabato in giornata eufemisticamente positiva.
L’Amsicora esce con le ossa rotte dallo scontro al vertice contro il Bra. Finisce 6-3, ma il passivo sarebbe potuto essere ancora più pesante se i ragazzi di Roberto Carta non avessero avuto quello scatto d’orgoglio nel finale. Inutile ai fini del risultato, importante sotto il profilo della reazione. Festeggia la squadra di Pino Palmieri. Festeggia l’accesso sicuro all’Europa nella prossima stagione (i 13 punti di vantaggio sull’Amsicora sono ben più dei cinque richiesti dal regolamento per andare direttamente a giocare la coppa Europea indipendentemente dai playoff), festeggia una vittoria, quella contro l’Amsicora, che non arrivava da oltre 18 mesi, festeggia una grande prestazione contro l’avversario più temibile del campionato, classifica alla mano.
Già dalle prime battute si capisce che per Fabio Mureddu e compagni è un pomeriggio no. Gli errori banali, le disattenzioni e i cali di concentrazione che in altre circostanze portavano a un grosso spavento, sabato vengono pagati a caro prezzo. A fine primo tempo la gara è già ampiamente segnata, con i gialloneri in vantaggio 4-0 per effetto della tripletta di Fernando Ferrara e del sigillo di Daniele Lanzano. Per i campioni d’Italia la gara sembra già abbondantemente segnata e nella ripresa si rischia l’imbarcata quando Bhana e Massimo Lanzano portano il risultato sul 6-0. L’Amsicora cerca con orgoglio di fare meglio, semplicemente perché fare peggio è molto più difficile, e dimezza lo svantaggio grazie alla doppietta di Agabio e al gol di Asuni, reti che fissano il risultato sul 6-3 finale.
Si ferma a sei il ciclo di partite vinte consecutive per l’Amsicora. Una sconfitta indolore che può rappresentare la base su cui ripartire per le prossime, importantissime partite della stagione. Settimana prossima contro la Roma, poi playoff scudetto a Bra e Champions Trophy a Cagliari. Fiduciosi che il peggio dell’Amsicora l’Augusto Lorenzoni l’abbia già visto.
05/05/2014 – Carlo Buccoli
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