Ultima di campionato col Bologna per l'Amsicora. Una gara che alla vigilia non aveva nulla da dire sul piano della classifica per i cagliaritani, freschi di titolo da due settimane, decisi comunque a ben figurare davanti al loro pubblico e a chiudere la stagione in bellezza. Sospinti da ben altre motivazioni i felsinei, a caccia di una vittoria per scongiurare il rischio playout, con la consapevolezza che anche i tre punti pieni potrebbero non bastare. Queste le premesse.

Alla fine il campo ha detto Amsicora. Lo score di 4 a 2 in favore dei Campioni d'Italia non lascerebbe spazio a dubbi se non fosse per come è maturato. A poco più di una decina di minuti dalla fine, infatti, la squadra ospite conduceva per 2 a 1.

L'Amsicora in verità è partita bene, dopo appena tre minuti trova il vantaggio con Tisera, che realizza su corto. Il Bologna gioca alla morte e tra l'11' e il 21' perviene prima al pareggio con Sanasi, poi al raddoppio con Amorosini.

I verdi non sono brillanti come nelle ultime gare disputate. Peraltro, alle assenze di Lugas, Agabio e Murgia, si sono aggiunte quelle di Asuni, partito con Fra Mengo alla scoperta dell'America, e di Luca Angius, impegnato con l'Under 16 maschile alle finali nazionali di Roma. A proposito di Angius, dopo la gara di ieri si è confermato miglior realizzatore del campionato per i verdi con 14 reti. Tornando alla gara, Mureddu e compagni si limitano a controllare gli avversari, in verità senza neanche troppi affanni.

Il primo tempo si chiude col Bologna in vantaggio per 2 a 1.

La ripresa è un monologo amsicorino. Cinque corti non bastano a violare la porta bolognese. Il tempo scorre inesorabile e il Bologna col minimo sindacale sembra possa portare a casa la vittoria. Poi arriva un guizzo di Giustini, che riporta il risultato in parità. Nel giro di pochi minuti l'Amsicora dilaga, prima con Hancharou, che devia in rete un missile terra-aria scagliato da Nicola Carta, poi ancora con Giustini, che firma la sua personale doppietta con un bel drag flick su corto. Per il Bologna è notte fonda, per l'Amsicora la giusta conclusione di un campionato condotto sempre al vertice da protagonista assoluta. Da segnalare gli esordi nella massima serie di altre due giovani promesse del vivaio, Lorenzo Mirasola (1998) e Luigi Podda (1999), che vanno ad aggiungersi quest'anno a quelli di Spanu, Serra e Giuliani.
Per una volta ci sia concesso stringare la cronaca e dedicare uno spazio alle celebrazioni.

A fine gara, alla presenza delle autorità, dal Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, al Presidente del CONI regionale, Gianfranco Fara, al Vice Presidente della Federazione Italiana Hockey su prato, Enrico Medda, si è tenuta la premiazione delle regine dei due tornei, maschile e femminile. È stato il modo migliore per celebrare la vittoria di una delle Società più gloriose dello sport sardo e nazionale, dall'alto dei suoi 29 titoli italiani vinti.

Le due squadre strette in un unico grande abbraccio insieme al loro presidente, l'Avv. Alessandro Dedoni, al team manager Gesuino Lussu, al preparatore atletico Fabio Figus e, naturalmente, a Mr. Roberto Carta, si sono congedate così dal loro pubblico e dai rispettivi campionati. Lo spirito amsicorino è racchiuso nei loro sorrisi e in quell'abbraccio collettivo. Senza dimenticare il grande apporto di tutti coloro che lavorano dietro le quinte, dall'infaticabile Roberto Coni, a Luca Sanna e a Roberta Lilliu, ai responsabili e allenatori dei settori giovanili, Roberto Pucci, Luca Angius, Martina Piras, Agnese Grossi, Giuseppe Loi, Mariano Tisera e Martina Khilko, e, perché no, ai sostenitori, che non fanno mai mancare la loro fattiva presenza, a cominciare dalle madri e dai padri delle atlete e degli atleti, che richiamano quel concetto di "famiglia allargata" caro a molti. Solo con i sacrifici di persone come queste è ancora possibile in Italia fare Sport ad alti livelli, dovendo fare i conti con mezzi economici sempre più risicati. È a loro, alla passione e all'impegno che ci mettono, che vanno tributati il nostro applauso e la nostra ammirazione.

Arrivederci all'anno prossimo.

Luigi Rocchigiani 23/05/2016