Pubblicato da Gianluca Zuddas
Mentre al Raul Guidobaldi di Rieti si disputa la Finale dei CDS Under 23 con la solita folta presenza di società sarde, a Jesolo vanno di scena i Campionati Italiani Inviduali Cadetti e per regioni.
Come è andata? Se vediamo il bicchiere mezzo pieno (magari dopo averlo svuotato una decina di volte dal peso di un sano rosso sui 13°) possiamo dire chesiamo riusciti a stare davanti alla Calabria e alla Basilicata, impresa storica. Seinvece andiamo a leggere la classifica la Sardegna è 19° su 21 regioni. Questa 19° posizione è dovuta all’opinabile scelta di non portare la rappresentativa completa, come nel 2011 del resto (. Ed è un peccato perché gli atleti convocati, soprattuto in campo maschile, non hanno sfigurato: senza i vincoli regolamentari la Sardegna sarebbe 13° in classifica maschile e 18° in classifica femminile. Ma passiamo a parlare dei risultati, lasciando stare la politica sportiva che ha raggiunto orami i livelli della politica toutcourt.
Su 18 partecipanti ben 8 hanno migliorato il proprio personale. Riguardo invece i piazzamenti, abbiamo che 11 atleti hanno migliorato la propria posizione rispetto agli accrediti, 2 hanno confermato e solo 5 hanno peggiorato. Solo 2 atleti sono andati in Finale A e hanno ottenuto 2 medaglie d’argento e 10 sono andati in Finale B, solo 6 sono rimasti fuori dagli ultimi turni.
Dicevamo che ci sono state 2 medaglie d’argento, una vinta da Paolo Caredda nel triplo e una da Riccardo Usai nei 2.000 metri. Le prestazioni, senza volere cedere a improbabili iperboli vista la tenera età degli atleti, si equivalgono: a livello tabellare cadetti parliamo di 1.040 punti per i 13.77 metri dell’amsicorino allenato da Giulia e Roberto Dessì e di 1.042 punti per il 5’40″78 del mezzofondista dell’Atletica Valeria. Per entrambi si tratta della seconda prestazione italiana stagionale di categoria. Per il mezzofondista c’è anche il primato sardo sulla distanza, strappato a Francesco Zingo dell’Atletica Ozieri dopo 20 anni. E’ mancata invece Giulia Mannu. L’ostacolista della Delogu Nuoro ha toccato il primo ostacolo e si è infortunata: ciononostante ha stretto i denti e chiuso la gara con un altissimo 17″68. Peccato, vista la buona forma mostrata durante l’anno e confermata nelle ultime uscite.