'AMSICORA TORNA DAL DOPPIO TURNO CON TRE PUNTI E TANTA RABBIA
Una vittoria e una sconfitta: E' questo il bilancio del doppio turno per l'Amsicora, che torna a Cagliari con la consapevolezza di poter battere qualunque avversario dopo aver offerto due ottime prestazioni e la rabbia per alcune decisioni arbitrali quantomeno discutibili.
Il week-end inizia bene per la squadra di Roberto Carta, che sabato cíentra la vittoria contro la Più Unica P. Bonomi. A Castello d'Agogna finisce 4-1 una partita dominata per larghi tratti dagli ospiti, che partono forte e passano in vantaggio dopo appena sette minuti grazie a uno schema su corner corto che porta Angius alla deviazione vincente.
I lomellini reagiscono e spingono alla ricerca del pareggio, che arriva grazie a Natterman, il quale fa tutto da solo e batte Manca. L'Amsicora non si scompone e prima della fine del primo tempo si riporta in vantaggio con il corner corto di Zilio, che porta il risultato sul 2-1 con cui si chiude il primo tempo.
Nella ripresa Mureddu e compagni controllano la gara e mettono al sicuro il risultato con i gol di Perdoni, il secondo in Italia, e Lugas.
Non c'è tempo per festeggiare i tre punti ottenuti: si parte alla volta di Bra, dove domenica mattina si gioca la sfida al vertice tra i giallo neri e i sardi.
I campioni díItalia in carica partono meglio e capitalizzano il predominio territoriale con un tiro di Green che trova la sfortunata deviazione del portiere amsicorino e termina in porta.
Gli ospiti non ci stanno e alzano il baricentro, aumentando la pressione e prendendo in mano il pallino del gioco. Nonostante la reazione il primo tempo termina con i piemontesi in vantaggio. Il gol del pareggio arriva solo nella ripresa e porta la firma di Angius, che sfrutta un perfetto assist di Perdoni, capitalizzando al meglio una bella azione partita da Congiu.
I ragazzi di Roberto Carta attaccano alla ricerca del gol del vantaggio. Le folate offensive portano sette corti, due dei quali vengono stoppati con il piede dai difensori giallo neri sulla linea di porta. Nel primo caso il direttore di gara, nonostante la splendida parata del giocatore sul palo con velleità da portiere, non ravvisa la chiara occasione da gol e decide per il corto, forse ammaliato dalla bellezza dallo stop con il corpo nella riga di porta. Nella seconda occasione l'arbitro di competenza prima assegna il rigore, per poi rivedere la sua decisione dopo le proteste dei padroni di casa e su suggerimento del collega, distante 40 metri dall'azione, secondo il quale anche in questa circostanza la pallina prima toccata col bastone eppoi con il piede non era indirizzata verso lo specchio, assegnando un altro corto.
A pochi istanti dalla fine succede di tutto: i padroni di casa conquistano un fallo laterale dentro i 22. La palla presa da un giocatore giallonero e spostata da fermo sul posto per 4-5 volte, sicuramente matematica suggerirebbe meno dei cinque regolamentari, viene buttata dentro l'area, dove tocca il piede di un difensore sardo. Buon senso e regolamento suggeriscono la punizione per gli ospiti, ma l'arbitro, con un senso della misura spiritoso, non è d'accordo nè con il regolamento ne con il buon senso e assegna il corto, nonostante l'altro arbitro gli suggerisca la decisione opposta. L'Amsicora pecca in capacità di persuasione e líarbitro, nonostante le proteste veementi dei verdi, non cambia la sua decisione come invece aveva fatto il suo collega in precedenza. Green, autentico specialista, batte Manca regalando di fatto il successo ai braidesi.
L'Amsicora, con questi tre punti in 140 minuti, abbandona la testa della classifica, dove ora cíË il solo Bra, e viene agganciato al secondo posto dall'ACEA Roma.
Sabato prossimo gli amsicorini ospiteranno in casa il Suelli, si preannuncia un derby dalle grandi emozioni.
Carlo Buccoli 22.10.2012
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