A1/F. L’AMSICORA SI ARRENDE IN FINALE. HCU CATANIA CAMPIONE D’ITALIA

Mancava la ciliegina sulla torta ad una stagione che, comunque sia andata a finire, ha qualcosa di straordinario. Purtroppo quella non è arrivata: l’Amsicora si arrende sul più bello ad un HCU Catania mai realmente superiore nei 210 minuti di sfide tra le due squadre, ma sicuramente più cinico, capace di colpire nel momento più importante della stagione e laurearsi Campione d’Italia grazie a Bonfiglio, che al 19esimo del primo tempo segna quello che si rivelerà essere il gol scudetto.

Le ragazze di Roberto Carta arrivano ai playoff con i gradi di capolista della Serie A e, per conseguenza logica, di favorita. Nella prima semifinale il pronostico viene rispettato e contro il Villafranca arriva la vittoria che spalanca le parte della finale. Contro le scaligere Marta de Guio e compagne non giocano al meglio delle proprie possibilità a causa dell’emozione e della tensione. Le venete provano a impensierire la retroguardia sarda, ma prima Lilliu poi il palo respingono le sortite offensive. Nonostante ciò l’Amsicora riesce a far valere il maggiore tasso tecnico e, con un gol per tempo, chiude la contesa. Apre le danze Derkach, non al meglio dopo un brutto infortunio alla caviglia subito proprio contro il Villafranca in occasione del doppio turno. Nella ripresa ci pensa Polo a mettere al sicuro il risultato e chiudere di fatto la sfida con il gol del 2-0 con cui finisce il match.

La finale è contro HCU Catania, terza nella regular season e capace di sovvertire il pronostico della vigilia, imponendosi 1-0 sul Cus Pisa arrivata seconda in classifica. Contro le etnee l’Amsicora quest’anno ha precedenti favorevoli: nel doppio scontro in campionato le siciliane non hanno mai vinto, raccogliendo un solo punto frutto del pareggio al Dusmet e della netta sconfitta a Ponte Vittorio. Ma il Catania ha già dimostrato che quanto fatto nelle quattordici giornate di campionato a Bologna non conta nulla. Così a metà primo tempo passa in vantaggio, un vantaggio che durerà fino al settantesimo. Le verdi ci sono, reagiscono, attaccano e collezionano corner corti. La porta difesa da Josefina Segura (premiata miglior portiere del torneo) sembra stregata. L’Amsicora ci prova fino alla fine, fino all’ultima palla, fino all’ultimo corto dell’ultimo minuto. Il triplice fischio degli arbitri spegne le speranze delle ragazze di Roberto Carta e dei tifosi amsicorini, arrivati a Bologna per spingere la squadra. Ma non c’è nulla da fare, la Coppa viene sollevata dalle siciliane, che al termine del girone d’andata erano apparse ingiocabili, con una netta superiorità su quasi tutte le squadre. Quasi, appunto. L’Amsicora esce dal campo a testa altissima, con un argento per il quale a inizio anno qualcuno avrebbe messo la firma. L’anno prossimo ci sarà la possibilità di rifarsi in campo nazionale e internazionale, con la partecipazione alla Coppa Europea, piccola grande consolazione al termine di una stagione comunque straordinariamente intensa. Complimenti al Catania, Campione d’Italia con merito e dimostratasi sicuramente squadra più cinica, più brava. Più forte, quello no. E per dimostrarlo c’è tutto il tempo.

19/05/2014 – Carlo Buccoli

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