I verdi regalano cinquantacinque minuti ai trexentini, che ne approfittano per passare in vantaggio. Negli ultimi quindici viene fuori la determinazione e la classe della capolista, che ringrazia Agabio e Angius e ribalta il risultato. La contemporanea vittoria del Bra sul Cernusco lascia invariate la distanza, con i cuneesi a quota 33 e l’Amsicora a 34 punti, di cui dodici su dodici conquistati nei derby: rendimento nelle stracittadine non male.

I ragazzi di Roberto Carta sanno che difficilmente il Bra perderà punti contro il Cernusco, così la vittoria è l’unico risultato possibile per non abbandonare la vetta della classifica dopo appena sei giorni. Ma la tensione del derby gioca brutti scherzi ai verdi, che non escono dagli spogliatoi e passano tutto il primo tempo a guardare il Suelli fare quello che vuole in tutte le zone del campo. Il sogno di passare indenni i trentacinque minuti più brutti dell’intera stagione amsicorina e andare al riposo sullo 0-0 si infrangono a pochi istanti dal termine del primo tempo: Ratto trasforma un corto e porta in vantaggio i trexentini.

Nella prima fase della ripresa il canovaccio non cambia: i padroni di casa macinano gioco e gli ospiti provano a contenere e ripartire. Però più il tempo passa più i rossoneri calano. Così, quando i corti non possono essere un fattore (alla fine della partita quelli conquistati da Mureddu e compagni saranno zero) il ribaltone arriva nel modo più rocambolesco possibile: contropiede in inferiorità numerica. I verdi, in 10 contro 11, prima pareggiano i conti con una rapida ripartenza tutta in verticale, poi passano in vantaggio ancora su contropiede. Entrambe le marcature sono firmate Matteo Agabio che, dopo il gol da tre punti contro l’Acea DeSisti Roma, si conferma uomo dai gol pesantissimi ribaltando una situazione che sembrava disperata. Nel gol del momentaneo 1-1 sfrutta benissimo un assist di Asuni per battere Aramu. Per il gol del vantaggio fa tutto da solo, finta di rovescio e botta secca di dritto che fa esplodere la gioia amsicorina.



Il Suelli prova a riversarsi in avanti per cercare il gol del pari, ma l’Amsicora ne ha di più e sfrutta un altro contropiede per chiudere definitivamente i giochi: Angius prende palla a centrocampo, salta due uomini e, dopo 40 metri di corsa, infila Aramu per la terza volta.



I trexentini sono ormai sfiniti dopo aver giocato un primo tempo a ritmo altissimo e anche solo affacciarsi dalle parti di Manca sembra utopia. L’Amsicora addormenta il gioco e aspetta il triplice fischio finale. Otto anni dopo espugnano il Comunale di Suelli e diventano l’unica squadra a battere i rossi in questo girone di ritorno. Roberto Carta può così festeggiare l’en plein nei derby, conquistando tutte le quattro stracittadine giocate quest’anno. È tornata la regina di Sardegna.

Carlo Buccoli 15/05/2013 www.amsicoracagliari.it

(foto di Carla D'Alberto & Carlo Angius)