La protezione civile aveva annunciato il colore rosso per l'allerta meteo del weekend nella parte ionica della Sicilia ma domenica mattina la compagine amsicorina, in assenza di contrordine, è partita alla volta di Catania con l'incognita sulla fattibilità a disputare la partita. Sveglia all'alba, scalo nella Capitale e arrivo nella città etnea in mattinata. Ma già dall'aeroporto Fontanarossa non si prospettava niente di buono, tanto che i due voli successivi, impossibilitati ad atterrare per le forti raffiche di vento, venivano dirottati verso altre mete. Il solo vento, pur molto forte, non avrebbe compromesso il corretto svolgimento della gara se la pioggia tanto intensa non avesse reso il campo impraticabile già durante il riscaldamento. Gli arbitri Fresta ed Inserra, chiamati i due capitani per decidere sul da farsi, optano per iniziare comunque la partita. Il Catania parte agguerrito fin dai primi minuti mentre le ragazze di Carta nonostante un timido inizio collezionano delle buone occasioni in area catanese. Trascorsi appena 15 minuti di gioco, gli arbitri son costretti ad interrompere momentaneamente la gara per il campo divenuto impraticabile e mandano le ragazze negli spogliatoi. Giusto il tempo di far cessare la pioggia e riassorbire alcune pozze che gli arbitri richiamano in campo le due squadre e fanno riprendere là dove avevano interrotto. E' proprio al rientro in campo che l'azzurra Dalila Mirabella, approfitta di una distrazione della difesa amsicorina, battendo veloce una punizione dai 22metri che con un rovescio insacca alle spalle di Massidda. Non c'è tempo però per pareggiare i conti perchè i due arbitri son costretti nuovamente ad interrompere il gioco, questa volta definitivamente, a causa del campo divenuto ormai un acquitrino. La partita, Regolamento alla mano, verrà nuovamente disputata in data da destinarsi, ma rimane l'amaro in bocca per l'aver dovuto affrontare inutilmente una trasferta che con un pò di organizzazione si poteva evitare.
Uff. Stampa 02/11/2015
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